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Welfare premiale: un nuovo paradigma per ridurre il costo del lavoro

Il welfare premiale, ossia l’erogazione di beni e servizi ai lavoratori in base al raggiungimento di determinati obiettivi aziendali o individuali, si sta configurando come un nuovo paradigma per ridurre il costo del lavoro.

In Italia è ancora un fenomeno relativamente nuovo, ma sta crescendo rapidamente.
Secondo una recente survey, nel 2023 il 34% delle aziende italiane ha adottato un piano di welfare premiale, contro il 22% del 2022.

Definizione e caratteristiche del welfare premiale

Il welfare premiale si differenzia dal welfare tradizionale per la sua natura contingente: i benefici non vengono erogati a tutti i lavoratori indistintamente, ma solo a coloro che raggiungono determinati risultati.
Questo sistema offre una serie di vantaggi sia per le aziende che per i lavoratori.

Vantaggi per le aziende

  • Aumento della produttività e della motivazione dei lavoratori: il premio rappresenta un incentivo concreto al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
  • Miglioramento del clima aziendale: il welfare premiale dimostra la riconoscenza dell’azienda verso i propri dipendenti e contribuisce a creare un ambiente di lavoro più positivo.
  • Attrazione e fidelizzazione dei talenti: un pacchetto di welfare premiale competitivo può essere un fattore determinante nella scelta di un nuovo lavoro.
  • Riduzione del costo del lavoro: in alcuni casi, il welfare premiale può sostituire in parte la retribuzione monetaria, con un conseguente risparmio per l’azienda.

Vantaggi per i lavoratori

  • Maggiore potere d’acquisto: i beni e servizi erogati tramite welfare premiale sono spesso esenti da tasse e contributi, il che aumenta il potere d’acquisto dei lavoratori.
  • Migliore conciliazione vita-lavoro: il welfare premiale può includere servizi che aiutano i lavoratori a conciliare meglio le esigenze lavorative con quelle familiari e personali.
  • Maggiore benessere: il welfare premiale può contribuire al benessere dei lavoratori in termini di
    salute, sicurezza e qualità della vita.

Il welfare premiale e il costo del lavoro

L’impatto del welfare premiale sul costo del lavoro è complesso e dipende da una serie di fattori, tra cui:

  • Il tipo di beni e servizi erogati: alcuni beni e servizi hanno un costo più elevato di altri.
  • Il numero di lavoratori che beneficia del welfare premiale: più alto è il numero di beneficiari, maggiore sarà l’impatto sul costo del lavoro.
  • Il livello di tassazione dei beni e servizi erogati: l’esenzione fiscale o contributiva dei beni e servizi erogati riduce l’impatto sul costo del lavoro.

In generale, il welfare premiale può contribuire a ridurre il costo del lavoro in due modi:

  • Sostituendo in parte la retribuzione monetaria: i beni e servizi erogati tramite welfare premiale possono essere considerati come una forma di retribuzione indiretta, che può sostituire in parte la retribuzione monetaria.
  • Aumentando la produttività dei lavoratori: un lavoratore più motivato e soddisfatto è un lavoratore più produttivo, il che può portare a un aumento dei ricavi e a una riduzione del costo del lavoro.

Le principali sfide per lo sviluppo del welfare premiale in Italia

Nonostante i suoi vantaggi, il welfare premiale si confronta ancora con alcune sfide in Italia:

  • La complessità normativa: la legislazione italiana in materia di welfare aziendale è ancora frammentaria e complessa.
  • La scarsa conoscenza del welfare premiale: molte aziende e lavoratori non conoscono ancora i vantaggi del welfare premiale.
  • Le risorse limitate: le piccole e medie imprese (PMI) spesso non hanno le risorse necessarie per implementare un piano di welfare premiale.

Per saperne di più su come impostare un piano di welfare premiale che contribuisca a ridurre il costo del lavoro della tua azienda, chiedici una consulenza.